CELI4 (Livello C1) - Sessione di Giugno 2004 + chiave, 2004

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Fascicolo
U P S D P
Livello C1
CELI4
CERTIFICATO DI CONOSCENZA DELLA
LINGUA ITALIANA
Sessione diGiugno 2004
PARTE A
Prova di Comprensione della Lettura
PARTE B
Prova di Produzione di Testi Scritti
TEMPO: 2 ORE E 45 MINUTI
ATTENZIONE: MOLTO IMPORTANTE
Segure esattamente e struzon.
Scrvere n modo charo e eggbe con a matta
nel Fogo dee Rsposte.
NIVERSITÉ ER TRANIERI I ERUGIA
Prova di Comprensone dea Lettura CELI 4 - gugno 2004
PARTE A
PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA
A.1
Leggere i due testi. Indicare nel
Foglio delle Risposte
, vicino ad ogni numero da 1 a 10, la
lettera A, B, C o D corrispondente alla risposta scelta.
A.1
1  Testo
Esempio di risposta :
0
A
B C
D
1  testo
Storie: quei che rinunciano aa competizione
ÆSONO FUGGITO DALLÓUFFICIO. MEGLIO FARE IL FALEGNAMEÇ
Federico G. ha 32 anni, bello come un attore e, anche in terraferma, si capisce che ha a che
fare con il mare. Per via dellÓabbigliamento, certo, ma anche perch timido e riservato come,
appunto, i lupi di mare. Di mestiere fa il falegname e il maestro dÓascia Î che vuol dire
costruttore di barche Î a Pantelleria. Discende da una stirpe di editori. Un signorino di buona
famiglia dunque? S, ma a differenza di altri signorini di buona famiglia che amano il mare,
non fa lo skipper n le regate, e nemmeno possiede una barca con la quale, eventualmente,
guadagnarsi da vivere portando in giro ospiti paganti. Non che disdegnerebbe una vita cos,
tuttÓaltro, ma non farebbe per lui perch ha due bambini piccoli che hanno bisogno di essere
stanziali e dai quali non si vuole separare.
Anche Federico fa parte di quella categoria di giovani che rifiutano di buttarsi nella mischia, di
partecipare alla grande gara, con tutti i piacevoli optional che una gara vittoriosa potrebbe
portare con s: carriera, successo e denaro, da cui dipendono case comode, alberghi stellati,
vestiti firmati, vita buona. ÆMa anche stressante Î commenta Î, lo so io che ho lavorato per tre
anni in citt, nellÓazienda di famiglia. Ero arrivato a pesare pi di cento chili, io che
abitualmente non supero i settantacinque, bench facessi molte ore di sport. Ho capito che
chiuso in un ufficio sarei morto e non mi restato che scappareÇ.
ÆVedendomi cos scontento, mio padre pens a qualcosa che periodicamente mi consolasse
e mi ricaricasse, di modo che, magari, riprendessi il lavoro con pi entusiasmo: mi compr
una piccola casa di vacanze a Pantelleria. Per me fu in effetti una luce in fondo al tunnel, solo
che cominciai a pensare a una vita nellÓisola pi che a delle vacanzeÇ.
Federico, assai ÐmanualeÑ di suo, ha imparato presto i segreti del mestiere. E visto che di
seconde case ne spuntano in continuazione, cÓ gran bisogno di lavori in legno. Tuttavia, pi
che le porte, le finestre, gli armadi e gli scaffali, a lui interessavano le barche, cos andava a
vedere lavorare lÓunico e ultimo maestro dÓascia dellÓisola. Con discrezione, perch il
maestro, pur chiamandosi cos, per il suo carattere difficile, non ha alcuna voglia di
insegnare. Ma, evidentemente, comincia ad apprezzare la mano dellÓallievo che allievo non ,
e indirizza a lui i lavori minori.
Vincere la ritrosia degli abitanti di Pantelleria non stato facile per il ragazzo venuto da fuori.
Gli isolani sospettavano, pensavano allo sfizio di uno ÐstranieroÑ. Poi hanno cominciato a
fidarsi e i lavori sono arrivati anche da loro, non pi soltanto dai villeggianti.
(lib. da Isabella Bossi Fedrigotti, ÐCorriere della SeraÑ, 7 febbraio 2004)
Prova di Comprensone dea Lettura CELI 4 - gugno 2004
1
Federico non pensa di accompagnare turisti in mare perch
A
non ha una barca adatta allo scopo
B
non vuole eludere altri suoi impegni
C
un ragazzo troppo timido e riservato
D
unÓoccupazione che poco gli si addice
2
Federico non interessato alla corsa al successo perch rifiuta
A
di collaborare con i suoi familiari
B
le agiatezze che esso implica
un eccessivo coinvolgimento psicofisico
C
di sacrificare la sua attivit sportiva
D
3
Con lÓacquisto di una casa a Pantelleria il padre di Federico
A
pensava che il figlio avrebbe trovato la sua strada
B
ottenne un risultato che non avrebbe mai sperato
premi il figlio per la buona volont dimostrata
C
D
offr al figlio lÓoccasione giusta per realizzarsi
4
Federico impara il mestiere
A
grazie ad un lungo periodo di apprendistato
facendo armadi, porte e finestre per la sua casa
B
malgrado la poca disponibilit del maestro
C
indipendentemente dallÓesperienza fatta sul posto
D
5
LÓatteggiamento degli isolani nei confronti di Federico dovuto al fatto che
A
Federico appartiene ad una famiglia ricca
per tradizione non amano i forestieri
B
non credono nella costanza di Federico
C
D
preferiscono affidare il lavoro ai compaesani
Prova di Comprensone dea Lettura CELI 4 - gugno 2004
2  testo
RICORDATE LA BEFFA DEI FALSI MODIGLIANI?
LIVORNO Î ÆEra un luglio infuocato e vedevo quei poveri operai che si affannavano a dragare
il fosso in cerca delle sculture di ModIgliani. Cos pensai: ÐPoveracci, cercano e non trovano
niente. Diamogli qualcosa da pescareÑÇ. Pietro Luridiana ricorda come nata una delle beffe
pi clamorose del secolo. Quella dei falsi Modigliani, che riemp le prime pagine dei giornali
nel luglio del 1984. Che fin per scornare il mondo della critica dÓarte. Pietro chiam gli amici,
studenti in una Livorno un poÓ goliardica, e propose: ÆScolpiamola noi una testa di Mod, e
buttiamogliela nel fossoÇ. ÆMa no, mica ci cascanoÇ. ÆMa s, vedrai che per qualche ora
abboccanoÇ. Tra eccitazione e reticenze si form un drappello di quattro scultori improvvisati.
E in breve la draga del Comune ripesc il falso. Doveva finire tutto in risate a crepapelle,
invece la banda dei quattro aveva innescato Î senza volerlo Î una reazione a catena che ebbe
unÓeco internazionale. Con risvolti comici, ma anche tragici, perch eminenti storici dellÓarte
si giocarono una vita di autorevolezza gridando al Modigliani autentico. Oggi quei ventenni
sono posati padri di famiglia. Rifareste lo scherzo? ÆCerto che s. Ma non riuscirebbe pi cos
beneÇ, risponde Pietro. ÆNoi lanciammo solo un sassolino: fu una serie di coincidenze
irripetibili a trasformarlo in una valangaÇ. Luridiana, che allora studiava Ingegneria, oggi ha
un negozio di computer. Quel breve periodo di notoriet gli ha cambiato la vita. La graziosa
Rossella lo vide in tv e pens: ÆChe bellino! EÓ di Livorno e non lÓho mai incontrato. Chiss
dovÓÇ. Ora sono sposati, con tre bambine.
Per il resto la vita dei falsari per gioco non stata modificata dalla celebrit. Certo, per un poÓ
se li sono contesi giornali e tv: era eccitante essere invitati da Mike Bongiorno e Maurizio
Costanzo; o viaggiare per lÓItalia incontrando personaggi illustri. TantÓ che lo studio pass in
secondÓordine. Ma un conto cavalcare lÓonda finch cÓ, un conto montarsi la testa:
questo no, proprio no. Oggi gli emuli di Modigliani sono adulti industriosi. Michele
Ghelarducci nel business delle spedizioni internazionali. Francesco Ferrucci medico a
Milano, allÓIstituto europeo di Oncologia. E Michele Genovesi Î il meno noto del gruppo
perch, scoppiato il can can, prefer tenersi in disparte Î lavora in Germania per una ditta
farmaceutica. In fondo anche ai tempi della grande beffa erano bravi ragazzi. Solo che
Livorno, citt di mare e di viavai, un poÓ caciarona, apprezza lo scherzo e lÓallegria. E le
proprie leggende. Come quella di Amedeo Modigliani, concittadino di cui andare fieri, che
dopo un soggiorno a Livorno nel 1909, avrebbe gettato nel fosso le proprie sculture mal
riuscite, per tornare scorato a Parigi. Una leggenda tenace: ancora negli anni Ó80 molti
dicevano che le statue dovevano essere rimaste sottÓacqua. Solo gli anziani scuotevano la
testa. I fossi erano stati dragati nel dopoguerra per ripulirli dai residuati bellici: se ci fossero
stati capolavori, sarebbero emersi allora.
Fu il centenario della nascita dellÓartista, nellÓ84, a rinfocolare il dibattito. Nonch il progetto
di una mostra su Modigliani scultore, voluta da Vera Durb, conservatrice del Museo Villa
Maria di Livorno, e da suo fratello Dario, soprintendente della Galleria nazionale dÓArte
moderna di Roma. Perch non integrare le rare sculture di Mod con eventuali ritrovamenti nel
fosso? Si inizi a dragare battendo la grancassa. Mentre i livornesi palpitavano orgogliosi.
ÆCercammo una pietra adatta e, scopiazzando da un libro, scolpimmo una testa Ðalla maniera
di ModÑÇ, racconta Ghelarducci. ÆDue ore di lavoro in giardino, per due pomeriggi. Venne
fuori una testa cos bruttina che qualcuno di noi volle desistere. Ma prevalse la voglia di
divertirsi: di notte la gettammo nel fosso. Era il 24 luglio: la mattina del 25 la draga pesc un
presunto Modigliani. La voce si sparse subito in citt. Alle 13 eravamo tutti davanti alla tv: che
delusione quando il tg mostr una scultura diversa dalla nostra!Ç Allora non si sapeva ancora
che Angelo Froglia, artista, portuale, aveva gettato altri due simil-Modigliani in acqua, per
Ðprovocazione culturaleÑ. Quella prima testa rinvenuta era sua. Ma nel pomeriggio, dal fosso
Prova di Comprensone dea Lettura CELI 4 - gugno 2004
emerse una seconda scultura. ÆPassavo di l proprio mentre la folla dei curiosi urlava di
gioiaÇ, racconta Luridiana. ÆEra la testa scolpita da noi, che subito fu portata via in macchina.
Avrei voluto gridare al furto: ÐEÓ mia, ridatemela. Ci siete cascati: lo scherzo riuscito, la
rivoglioÑ. Il giorno dopo pass nellÓattesa che scoprissero la verit, per riderci suÇ.
Ma non fu cos. I fratelli Durb erano cos euforici allÓavverarsi del loro sogno da non nutrire il
minimo dubbio sullÓautenticit delle pietre. Confermata a gran voce dal gotha della critica
dÓarte.
(Antonella Barina, ÐIl Venerd di RepubblicaÑ, 2002)
6
La beffa dei falsi Modigliani
A
gett la comunit livornese nella costernazione pi assoluta
B
provoc un ciclone che coinvolse anche il mondo dellÓarte
C
fu pianificata con il chiaro intento di ridicolizzare i critici
D
fu meditata a lungo da quattro studenti burloni di Livorno
7
Pietro afferma che
A
ha trovato moglie grazie al prestigio derivatogli dalla fama
B
un gesto del genere oggi sarebbe certamente inconcepibile
C
la citt di Livorno non offriva allÓepoca molte opportunit dÓincontro
8
Dinanzi allÓesplosione del caso Modigliani, i quattro autori
A
irrisero lÓingenuit dei loro concittadini
B
seppero conservare lucidit e pragmatismo
C
decisero di abbandonare gli studi universitari
D
cercarono di circoscriverne gli effetti pi deleteri
9
Nel 1984 furono dragati i fossi di Livorno in quanto
A
si era diffusa la leggenda che Modigliani vi avesse gettato degli scarti
C
alcuni anziani dicevano che nel dopoguerra vi erano stati gettati dei capolavori
D
in una precedente operazione di recupero i risultati avevano deluso le aspettative
10
I ragazzi, il 25 luglio,
A
hanno avuto lÓimpulso di intervenire per riappropriarsi della scultura
B
rimasero delusi quando la folla si appropri della loro scultura
C
si aspettavano di essere smascherati da un momento allÓaltro
D
si sentirono provocati dal gesto emulativo di Angelo Froglia
D
da un piccolo gesto pu nascere un evento di proporzioni inaudite
B
si intendeva, con eventuali ritrovamenti, arricchire una mostra altrimenti esigua
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